Complice il maltempo, stavolta scegliere l'itinerario in moto è stato più semplice, direzione sud Italia, l'unica zona a promettere tempo buono.
Partenza alla svelta via verso sud, per la noiosa autostrada che decidiamo di lasciare a Vasto per addentrarci nell'entroterra.
Passiamo per S.Salvo, strade collinari immerse in morbide colline di giallo coperte, grano in prevalenza, se non fosse per lo stato precario del manto stradale sarebbe il massimo, ma non abbiamo fretta, quindi marce lunghe ed andatura rilassata. Nei pressi di Tufillo entriamo nel Molise, strade a traffico zero ci illudono di essere padroni di un angolo d'Italia poco conosciuto ma con tanto da vedere ed assaggiare, vista l'ottima cucina, semplice e decisa.
Nei pressi del lago di Guardialfiera perdiamo la bussola ed entriamo casualmente su una strada bianca che costeggia il lago ed offre tanti spunti fotografici. Il forte vento solleva alte onde sul lago che viene attraversato per buona parte da un pezzo di statale ed offre la singolare immagine della strada che corre sopra il lago. A pochi kilometri attraversiamo Larino, da qui scende verso sud una bella strada, tutta guidata, con fondo ottimo, un susseguirsi di curve e contro curve immerse nel verde acceso del dopo pioggia. Nei pressi di Gambatesa entriamo in Puglia dove lo scenario cambia appiattendosi su lunghe distese di campi dominati da colori giallo ed ocra. Le strade si caratterizzano per lunghi rettilinei che attraversano campi deserti per poi raggiungere grossi ed affollati centri urbani. Passiamo la periferia di Foggia e puntiamo verso Melfi dove trascorriamo la notte.La città merita una visita al centro storico.
Ripartiamo la mattina seguente in direzione Potenza e saliamo per lo splendido passo Croce dello Scrivano, una strada mitica che attraversa profumati boschi di pini, e che invita a guidare scorrevoli pennellando traiettorie morbide fino a Corleto Perticara. Attraversato il fiume Sauro, lo scenario cambia ancora e diventa brullo e roccioso, il sole picchia forte su queste rocce dove il colori dominanti sono quelli delle rocce chiare e calcaree. Saliamo quindi per Gorgoglione, a Stigliano entriamo nel Parco delle Dolomiti Lucane. Qui torniamo nel verde e saliamo di quota, zero auto sulla strada e tanti rapaci che volteggiano. I paesini sono piccoli e raccolti ma è spesso difficile trovare pompe di benzina quindi occhio ai rifornimenti.
A Garaguso scopriamo il mare in lontananza e la Puglia con le sue pale eoliche. Scendiamo fino ad attraversare il fiume Basento per dirigerci verso Matera, non per l'autostrada ma arrampicandoci ancora sulle colline passando Grassano e godendo di paesaggi e natura mozzafiato. Andatura sugli 80 km/h, motore che gira piano e testa che viaggia a mille... in testa "Riders on the storm" mi accompagna fino alle alture di Matera..
Troviamo alloggio per la sera poi via affamati verso il brulicante centro storico, un paese che coglie impreparati affacciandosi dal balcone del corso principale sui vecchi "Sassi".
Qui è bello camminare tra strette vie ed antiche case, perdendosi tra i vicoli, altra occasione per testare gli stivali Dastra fatti per guidare ma anche per camminare. Tre giorni di uso intenso, in diverse condizioni climatiche senza problemi di uso ed odori visto che sono tutti in pelle.
L'indomani ripartiamo alla volta di casa col pensiero di aver macinato tanti kilometri in compagnia attraverso un paese straordinario che riesce sempre a stupirmi...