Negli anni in cui il due tempi sembrava essersi imposto su tutti i campi di gara, qualcuno con gli occhi a mandorla pensò bene di rispolverare il vecchio e caro mono 4 tempi ispirandosi a quelle moto italiane ed inglesi che avevano arato i campi di gara negli anni 50/60. Siamo negli anni 70 e la Yamaha tirò fuori un motore ed una moto leggendaria, la XT 500 dove la "X" sta per il ciclo 4 tempi e la "T" per trail, sentiero, o meglio moto da sentiero e 500 ovviamente sta per la cilindrata.
Nata per essere una tuttofare, e sopratutto per accontentare il mercato americano dove si correvano le lunghe ed estenuanti gare di durata nel deserto, l'Xt si impose presto anche in Europa ed in breve alla mitica Paris-Dakar.
Due valvole per cilindro, un motore corsa corta, un volano leggero ed una lunga pedivella di avviamento... questi gli ingredienti del grosso mono da 500cc made in Japan.
Una moto robusta e versatile che entrò presto nel cuore di tutti gli avventurosi e giramondo, anche grazie alla sua affidabilità e facile meccanica. Ancora oggi ne circolano parecchie, e dopo la primissime del '78 col serbatoio bianco/rosso e scarico basso, di certo la più iconica e riconoscibile è la versione '81 col serbatoio in alluminio ed i cerchi dorati.
Dopo aver vinto le prime edizioni della Paris-Dakar ed aver spinto altri Jap a seguire le proprie orme (una su tutte la Honda con l'XL) verrà surclassata da un'altro mito su due ruote, la Bmw G/S, ma questa è un'altra storia...