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A LEZIONE DI STILE : BMW R 100 S

E' con grande piacere che condivido qui su Dastra, un articolo del mio amico Lorenzo Moro, autore del blog www.rollingsteel.it .Fidatevi, se siete in fissa con le due e quattro ruote è il posto giusto . . . visitare per credere !

Non importa avere centinaia di cavalli per provocare emozioni, non importa essere dei computer su ruote, lucidati a specchio o di colori sgargianti per avere stile.

C’è stata un’epoca in cui macchine, moto, aerei (e spesso anche le persone), avevano stile da vendere, senza fare nulla di speciale per ottenerlo. Negli anni ’70 e ’80 dalle matite dei progettisti sono uscite forme e disegni che ad oggi, nell’epoca dell’ostentazione, sono veri e proprio oggetti di culto. Questo grazie alla semplicità e all’eleganza delle loro forme: aggraziate, leggere e finalizzate al loro scopo.

Tenendo a mente tutto ciò, ecco quindi la due ruote che ho fotografato per questo articolo:  quarant’anni di stile in circa 200Kg di ferraglia. Signori, la BMW R100S.

I numeri che caratterizzano questo mezzo, come per quasi tutti i mezzi degli anni ’70 (sopratutto paragonanti a quelli moderni) non le rendono giustizia.

A guardare i dati tecnici pare pesante, lenta (nella prima serie la velocità massima toccava appena i 190Km/h) e poco emozionante; pare un’incudine su ruote ma è proprio qui che, come spesso accade, ci si sbaglia.

Sarà per i freni sottodimensionati (sia se paragonati a quelli montati sulle moto moderne, ma anche per lei stessa), sarà per le “sospensioni”, sarà per l’alimentazione a carburatori e per il rumore allo scarico che è quanto di più vero e genuino esista.

Sarà per il fatto che con una moto così non si va di certo più veloci degli altri, non si arriverà di sicuro prima e non si faranno le curve più veloci e più piegati ma, con ogni probabilità, calandosi anche un po’ nel personaggio, sentendosi un po’ Mad Max, si potrà fare qualunque di queste cose, ed anche altre, con sicuramente qualche sacchetto di stile in più in tasca.

Perché con un mezzo così non si può fare a meno della tuta di pelle, magari un po’ consumata, non si può fare a meno di uno Shoei vintage, non si può fare a meno di uno sguardo che nemmeno Michael Douglas in Black Rain. Ed ecco che all’improvviso quella che poteva sembrare un ringhiera con le ruote, diventa qualcosa capace di donare stile, carattere e personalità a chi ha la fortuna di entrare nel suo mondo.

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